
L'importanza del titanio (www.maggiesfarm.it)
In Italia, si trova uno dei giacimenti di titanio più significativi a livello globale, noto come giacimento di Piampaludo.
Questo deposito, situato nel Massiccio di Voltri, tra i comuni di Urbe e Sassello, è oggetto di interesse per la sua potenziale ricchezza mineraria. Le stime indicano che il giacimento possa contenere almeno 9 milioni di tonnellate di ossidi di titanio, principalmente sotto forma di rutilo (TiO2), con valutazioni preliminari che suggeriscono un quantitativo potenziale che potrebbe arrivare fino a 20 milioni di tonnellate. Tuttavia, nonostante queste cifre incoraggianti, l’apertura di un’attività mineraria nella zona rimane incerta. Ma quali sono i motivi di questa situazione?
Per comprendere il valore di questo metallo, è utile esaminare perché il titanio è considerato una materia prima strategica e critica. La Comunità Europea ha identificato il titanio come una risorsa fondamentale, caratterizzata da un alto valore economico e da potenziali problemi di approvvigionamento. Attualmente, solo 15 paesi nel mondo estraggono titanio, e l’unico produttore europeo è la Norvegia, che contribuisce con circa 300.000 tonnellate all’anno. Questo rende il titanio un materiale raro e prezioso.
La maggior parte del titanio estratto (oltre il 93%) viene utilizzato sotto forma di biossido (TiO2) nell’industria dei pigmenti. Questo composto è altamente ricercato perché, quando polverizzato, assume un colore bianco puro e opaco, con un elevato indice di rifrazione. Per queste sue caratteristiche, è impiegato nella produzione di vernici, plastiche, smalti, materiali ceramici e persino carta. Un ulteriore aspetto preoccupante è che, al momento, non esistono tecnologie efficaci per il riciclo del titanio, il che aumenta la necessità di una gestione sostenibile delle risorse.
Il giacimento di Piampaludo
Il giacimento di titanio di Piampaludo presenta un tenore medio di TiO2 che si attesta tra il 5% e il 6% della roccia totale, con punte che possono raggiungere il 10-12%. Ciò significa che, nonostante il 94-95% del materiale estratto sia considerato scarto, il giacimento è comunque interessante per il suo potenziale di sfruttamento. Per fare un confronto, in paesi come la Cina, esistono giacimenti con la stessa quantità di titanio ma con un tenore molto più basso, il che comporta un maggiore scavo e quindi costi più elevati.
Un ulteriore vantaggio del giacimento è che dal processo di estrazione potrebbero emergere anche sottoprodotti utili, come il granato, un materiale ampiamente utilizzato nell’industria degli abrasivi. Questo potrebbe contribuire a rendere l’operazione mineraria più economicamente sostenibile.

L’idea di aprire una miniera a Piampaludo solleva diverse problematiche, che meritano un’analisi approfondita. Innanzitutto, l’area è situata all’interno del Parco Naturale Regionale del Beigua, che è anche parte della Rete Globale dei Geoparchi UNESCO. Questa zona è nota per le sue sequenze rocciose di grande valore scientifico e per la sua biodiversità. Nel parco nidificano circa 40.000 coppie di uccelli, e vi sono popolazioni di lupi con una densità di circa 7 individui per km², oltre a circa 1200 specie di piante.
L’estrazione mineraria comporterebbe grandi volumi di scarti, che potrebbero essere accumulati a cielo aperto o in bacini artificiali. Anche se i piani di bonifica ambientale sono obbligatori, questi sono spesso attuati solo nella fase di chiusura della miniera, e non durante l’operatività. Il titanio, pur essendo di per sé poco dannoso per l’ambiente, può essere associato a metalli pesanti potenzialmente tossici come cobalto, cromo, zinco e nichel. Inoltre, il giacimento comprende anche eclogiti, rocce che possono contenere amianto, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sanitarie e ambientali.
Dal punto di vista economico, mentre il giacimento di titanio potrebbe sembrare vantaggioso, i costi di estrazione potrebbero rivelarsi elevati. Le misure necessarie per garantire un’adeguata tutela ambientale richiederebbero investimenti significativi, e la durezza delle eclogiti potrebbe complicare ulteriormente le operazioni minerarie, aumentando i costi.
La situazione attuale
Attualmente, la questione dell’apertura della miniera di Piampaludo è ancora in fase di stallo. Dopo sei anni di richieste, nel 2021, la Compagnia Europea per il Titanio (C.E.T.) ha ottenuto dalla Regione l’autorizzazione per la ricerca mineraria. Questa fase preliminare, della durata di tre anni, è finalizzata a comprendere l’effettiva quantità di minerale utile presente nell’area, attraverso test che non alterano l’ambiente. Tuttavia, questa decisione ha destato forti preoccupazioni tra l’Ente Parco del Beigua e i comuni di Sassello e Urbe, che hanno avviato manifestazioni e petizioni contro l’attività mineraria.