
La difficoltà di osservare il nucleo interno (www.maggiesfarm.it)
Nel profondo della Terra, il nucleo interno rappresenta un mistero affascinante per gli scienziati, ma cosa sta succedendo?
Questa sfera metallica solida, che ruota in modo indipendente rispetto al nostro pianeta, è stata oggetto di studi sin dalla sua scoperta nel 1936 da parte della sismologa danese Inge Lehmann. Negli ultimi anni, la rotazione del nucleo ha suscitato un crescente interesse, poiché evidenze recenti suggeriscono che la sua velocità e direzione abbiano subito cambiamenti significativi. Gli scienziati sono divisi sulle implicazioni di questi cambiamenti e su ciò che possono significare per il nostro pianeta.
Una delle principali sfide nello studio del nucleo interno è l’impossibilità di effettuare osservazioni dirette. Gli scienziati utilizzano le onde sismiche generate da grandi terremoti per raccogliere informazioni sul movimento del nucleo. Analizzando le variazioni tra onde di simile intensità che attraversano il nucleo, i ricercatori possono misurare i cambiamenti nella sua posizione e calcolare la sua rotazione. Negli anni ’90 sono emerse evidenze sismologiche riguardo a una rotazione differenziale del nucleo interno, ma le interpretazioni di questi dati sono state oggetto di dibattito a causa delle difficoltà nel condurre osservazioni dettagliate.
Rallentamento e direzione del nucleo
Nel 2023, un nuovo modello ha suggerito che il nucleo interno, in passato, ruotava più velocemente della Terra, ma ora sta rallentando. Questo rallentamento ha portato il nucleo a muoversi all’indietro rispetto agli strati fluidi circostanti. Un recente studio pubblicato su Nature ha confermato non solo il rallentamento, ma ha anche avvalorato l’ipotesi che questo cambiamento faccia parte di un ciclo di variazione di 70 anni. Secondo il dottor John Vidale, coautore dello studio, questo segnale di rallentamento potrebbe avere implicazioni significative per il campo magnetico terrestre.

Il nucleo interno, situato a circa 5.180 chilometri di profondità, è composto principalmente da ferro e nichel ed è circondato da un nucleo esterno liquido. La rotazione di questo nucleo solido è influenzata dal campo magnetico terrestre, che genera correnti elettriche e protegge il pianeta dalle radiazioni solari. Sebbene non sia ancora chiaro come il rallentamento del nucleo interno possa influenzare il campo magnetico, alcuni esperti suggeriscono che potrebbe accorciare leggermente la durata del giorno.
Il movimento delle onde sismiche, sia quelle di pressione che quelle di taglio, ha rivelato che la rotazione del nucleo segue un ciclo di 70 anni. Dalla metà degli anni 2000, il nucleo ha iniziato a muoversi all’indietro, un fenomeno che richiederà ulteriori studi per essere completamente compreso.
Verso nuove scoperte
La ricerca sul nucleo interno è fondamentale per comprendere la formazione dell’interno profondo della Terra e le interazioni tra i vari strati del pianeta. Con nuove metodologie e strumenti, gli scienziati continuano a indagare il comportamento del nucleo e il suo ruolo nel generare il campo magnetico terrestre. La regione dove il nucleo liquido esterno incontra il nucleo solido interno è particolarmente interessante, poiché potrebbe rivelare importanti informazioni sulle dinamiche terrestri.
In conclusione, il rallentamento del nucleo interno rappresenta un campo di studio ricco di potenziale e mistero. Le scoperte future potrebbero non solo chiarire il comportamento del nucleo, ma anche fornire nuove intuizioni su come il nostro pianeta funzioni nel suo insieme.