Atene, 28 giugno 2025 – Mentre l’estate entra nel vivo, una sorprendente ondata di cancellazioni sta colpendo una delle mete più ambite del Mediterraneo: l’Isola di Santorini. Fino a pochi anni fa simbolo indiscusso delle vacanze greche, quest’anno si trova a dover fronteggiare un drastico calo di turisti, che potrebbe modificare profondamente gli equilibri del turismo europeo.
Santorini in fuga: perché i turisti stanno annullando le loro vacanze
Le notizie che giungono da Santorini sono allarmanti. Nonostante un aumento del 26% dei posti disponibili sui voli verso l’isola dall’inizio del 2025, le prenotazioni turistiche stanno subendo una contrazione drastica, stimata tra il 20 e il 25% in meno rispetto allo scorso anno. Al momento, il calo si aggira intorno al 30% rispetto allo stesso periodo del 2024.
La ragione principale di questo fenomeno è la crescente paura di catastrofi naturali: terremoti, maremoti e tsunami stanno infatti alimentando un clima di insicurezza tra i viaggiatori. Questi timori non sono infondati: la primavera di quest’anno ha visto diverse allerte tsunami emesse dalle autorità greche e internazionali in seguito a eventi sismici significativi nella regione.
Questa fuga di turisti rappresenta un vero e proprio dramma per l’economia locale. Santorini, che ha tradizionalmente accolto circa 3 milioni di visitatori l’anno, pari al 10% del turismo greco, rischia ora di subire un contraccolpo senza precedenti. Gli operatori del settore sono costretti a fronteggiare la crisi con sconti e offerte last minute, ma la situazione rimane critica.
Le conseguenze della crisi turistica sull’economia greca
L’impatto negativo non si limita a Santorini. Anche altre destinazioni chiave come Rodi e Creta stanno registrando un calo sensibile delle prenotazioni. A fine maggio, un terremoto di magnitudo 6.2 a circa 50 km a nord di Creta ha scatenato un allarme tsunami che ha svegliato residenti e turisti, aumentando il senso di precarietà e diffidenza verso la zona.
Il timore di nuovi eventi catastrofici, unito alla crescita del costo della vita in Europa e negli Stati Uniti, sta spingendo i viaggiatori a ridurre le spese e a preferire mete percepite come più sicure. Questo fenomeno si riflette direttamente sulle economie locali, che dipendono in larga parte dal turismo estivo.
Anche se ogni giorno arrivano tre navi da crociera a Santorini, portando migliaia di visitatori, questo flusso non basta a compensare le perdite causate dalle cancellazioni. La spesa media dei turisti si è infatti ridotta, alimentando un clima di incertezza che potrebbe durare a lungo.
Un’estate di sfide per il turismo mediterraneo
Con Francia, Spagna, Italia e Grecia storicamente ai vertici delle destinazioni estive, la crisi che sta colpendo la Grecia potrebbe ridisegnare le tendenze turistiche del 2025. Santorini, Rodi e Creta, fino a poco tempo fa mete privilegiate per milioni di viaggiatori, devono ora affrontare una sfida senza precedenti provocata da fattori naturali e socio-economici.
Gli operatori turistici sono impegnati a trovare nuove strategie per rassicurare i visitatori e stimolare la domanda, ma la strada appare in salita. Le autorità locali stanno lavorando per migliorare i sistemi di allerta e prevenzione, nella speranza di ricostruire la fiducia necessaria a rilanciare il settore.
In un contesto globale dove l’incertezza climatica e geopolitica incide sempre di più sulle scelte dei viaggiatori, la situazione della Grecia rappresenta un caso emblematico di come i cambiamenti ambientali possano influenzare direttamente il mercato turistico internazionale, con ripercussioni che si estendono ben oltre i confini di un singolo Paese.