Brutte notizie per chi viaggia in aereo: in questi casi il risarcimento in casi di ritardi potrebbero non avvenire. Ecco cosa sapere.
Chi viaggia spesso in aereo conosce di sicuro la situazione: si è in attesa dell’imbarco e poi, all’improvviso, sui display compare la temuta scritta: “In ritardo”. Un inconveniente purtroppo non raro che può generare non pochi problemi.
Attualmente, i passeggeri europei possono richiedere un risarcimento se il loro volo arriva a destinazione con almeno tre ore di ritardo, grazie al regolamento UE261 in vigore dal 2005. Ma la situazione pare stia per cambiare (ahinoi). A Bruxelles si sta discutendo una revisione di queste norme che potrebbe rendere più difficile ottenere un rimborso dalle compagnie aeree.
Se le modifiche proposte a Bruxelles dovessero essere approvate, i passeggeri potrebbero dover aspettare fino a cinque ore di ritardo prima di poter effettuare una richiesta di risarcimento. Una notizia di sicuro allarmante e che potrebbe ridurre in modo determinante le tutele per i viaggiatori. Nonché ovviamente creare molti disagi e proeccupazioni per chi viaggia spesso.
Va detto che attualmente il regolamento UE261 garantisce ai passeggeri alcuni diritti fondamentali in caso di problemi con il volo, tra cui il risarcimento economico in casi di ritardi superiori alle tre ore, l’assistenza in aeroporto con pasti e bevande nel caso i passeggeri dovessero aspettare molte ore il prossimo volo e il volo alternativo in caso di cancellazione.
Riguardo all’importo del risarcimento occorre sarepere che questo varia in base alla distanza del volo e può arrivare fino a 600 euro per tratte superiori ai 3.500 km. Eppure le compagnie aeree non sono obbligate a pagare se il ritardo è dovuto a “circostanze straordinarie” di forza maggiore. Se per esempio il ritardo è avvenuto a causa del maltempo o di problemi di traffico aereo.
Senza dubbio queste modifiche proposte a Bruxelles potrebbero cambiare del tutto l’apporoccio al trasporto aereo dei viaggiatori, che in alcuni casi potrebbero addirittura scegliere di mettere le mani avanti e decidere di viaggiare su altri mezzi (qualora fosse possibile).
Va detto che la proposta è ancora in fase di discussione e dovrà essere approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE prima di diventare effettivamente legge. Per il momento i passeggeri conservano il loro diritto a un risarcimento in caso di ritardo aereo superiore alle tre ore. E si spera che continueranno a conservare questi diritti anche in futuro…
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