
Cosa accadrà a questo posto famoso a causa dell'overtourism - Maggiesfarm.it
La decisione dei residente di questo famosissimo posto ha lasciato tutti di stucco: cosa hanno deciso contro l’overtourism.
Londra, una delle città più visitate al mondo, sta affrontando un fenomeno allarmante: l’overtourism. In particolare, il quartiere di Notting Hill, reso celebre dal film omonimo del 1999 con Hugh Grant e Julia Roberts, è diventato l’epicentro di una protesta inaspettata da parte dei suoi residenti.
Questi ultimi, esausti dell’afflusso incessante di turisti e influencer, hanno deciso di adottare una soluzione radicale: dipingere le loro abitazioni di nero.
Overtourism Londra: la decisione dei residente di Notting Hill
La decisione di trasformare le colorate facciate vittoriane in tonalità scure è un gesto simbolico, ma anche pratico, volto a scoraggiare i visitatori che cercano l’immagine perfetta da postare sui social media. I residenti si sono sentiti costretti a rispondere a un fenomeno che ha superato ogni limite: non più semplici visitatori, ma orde di turisti armati di smartphone, pronti a immortalare ogni angolo pittoresco del quartiere. Questo ha portato a una saturazione della zona, trasformata in un set fotografico a cielo aperto, dove la vita quotidiana dei residenti è stata messa da parte. La lettera pubblicata sul quotidiano Evening Standard esprime chiaramente il malcontento dei residenti: “Sebbene tutti apprezziamo il fascino della nostra via, la conseguenza indesiderata è stata un’impennata del turismo senza precedenti”.
Molti di loro hanno notato un aumento del rumore e della confusione, specialmente nei fine settimana, quando le strade si riempiono di gruppi di turisti intenti a scattare foto, ignorando il fatto che quelle sono case abitate, non solo attrazioni turistiche. Una residente ha condiviso la sua esperienza, raccontando come prima non ci fossero stati problemi legati al turismo. “Questa via ha sempre avuto molti colori, ma non abbiamo mai avuto problemi. Adesso, sembra che siamo finiti in qualche lista di influencer e tutti, come pecore, sono arrivati”. Questa affermazione mette in luce un aspetto interessante: la trasformazione di Notting Hill in un’icona social, una sorta di Disneyland per adulti, ha avuto conseguenze dirette sulla qualità della vita dei suoi abitanti.

Le misure adottate dai residenti non si fermano alla semplice verniciatura delle facciate. Alcuni hanno installato catene davanti alle loro porte per impedire agli estranei di posare per foto sulle scalinate d’ingresso, mentre altri hanno affisso cartelli con la scritta “zona tranquilla”, invitando i turisti a rispettare la privacy e il silenzio del quartiere. Queste azioni evidenziano una triste realtà: l’incapacità di trovare un equilibrio tra turismo e vita quotidiana. Notting Hill non è l’unico luogo a fare i conti con l’overtourism. Altre città in tutto il mondo stanno affrontando situazioni simili, dove la pressione esercitata dai turisti ha portato i residenti a protestare in modi creativi e talvolta estremi.
Dalla Spagna all’Italia, le comunità locali stanno cercando di riprendersi i loro spazi, unendo le forze per trovare soluzioni che possano garantire una convivenza pacifica tra residenti e visitatori. La realtà di Notting Hill serve da monito per altre località turistiche: è fondamentale trovare un equilibrio che permetta ai visitatori di godere della bellezza di questi luoghi senza compromettere la vita quotidiana di chi ci vive. Mentre i residenti di Notting Hill dipingono le loro case di nero, il mondo osserva con un misto di tristezza e ammirazione, chiedendosi quale sarà il prossimo passo nella lotta contro l’overtourism.