
Piscine a cielo aperto, un'oasi di benessere che sono in pochi a conoscere -maggiesfarm.it
Un’oasi di acqua calda nel cuore del Lazio dove rigenerarsi immersi nel paesaggio tra Viterbo e la campagna.
Poco fuori Viterbo, lungo una strada che attraversa campi e uliveti, si trova un luogo che molti considerano un segreto a cielo aperto: le Piscine Carletti, vasche termali alimentate da sorgenti naturali con acqua che sgorga a oltre 60 gradi. Qui non ci sono biglietti d’ingresso, orari imposti o percorsi obbligati. Si arriva, si parcheggia e ci si immerge. Il resto lo fa il calore dell’acqua, il vapore che si alza tra l’erba e il silenzio che avvolge chi cerca un momento per sé.
Le acque bollenti della Tuscia: cosa sapere prima di immergersi
Le Piscine Carletti non sono un centro benessere attrezzato. Non ci sono reception, spogliatoi né docce. Eppure, sono diventate una meta termale frequentata tutto l’anno. Chi le visita sa di trovare pozze scavate nel terreno e piccoli bacini in pietra, ciascuno con una temperatura diversa. Le acque sulfuree sono ricche di sali minerali, in particolare zolfo, calcio e bicarbonato, con effetti noti su pelle, articolazioni e circolazione.

Molti le scelgono per terapie naturali o per alleviare dolori cronici, altri semplicemente per stendersi nell’acqua calda anche d’inverno. Il vapore è visibile anche a distanza, specie nelle mattine fredde, e crea un’atmosfera quasi sospesa. L’accesso è libero giorno e notte, e proprio per questo è necessario arrivare preparati: acqua potabile, telo, ciabatte, magari una torcia se si resta dopo il tramonto.
C’è chi porta il pranzo al sacco, chi sceglie di venire all’alba, chi si ferma con la tenda nei paraggi. Ma tutti, prima di andar via, lasciano il posto com’era: pulito, silenzioso, rispettato. È una regola non scritta, che rende le Carletti più di una semplice località termale: un luogo condiviso, fragile, da trattare con cura.
Un angolo di benessere libero tra natura, escursioni e relax rurale
Oltre all’acqua, le Piscine Carletti offrono un contesto naturale unico. Intorno, campi coltivati, colline, sentieri di terra battuta, e il centro storico di Viterbo a pochi minuti. La zona fa parte di quel territorio chiamato Tuscia, spesso ignorato dal turismo di massa, ma ricco di borghi, necropoli etrusche, cascate, rovine medievali.
Chi decide di trascorrere una giornata qui, può alternare il bagno termale a una camminata nei dintorni. Alcuni percorsi portano verso Bagni di Bagnaccio, un’altra area termale gratuita, o fino a Montefiascone, da cui si apre la vista sul lago di Bolsena.
Non mancano le occasioni per assaporare la cucina laziale autentica: nelle trattorie poco distanti si trovano pici all’aglione, zuppe di legumi, carni alla brace e dolci locali. Un’esperienza completa che lega corpo e territorio, benessere e sapori.
Le Piscine Carletti non sono perfette, né comode. Non hanno comfort né servizi. Ma proprio per questo, restano uno degli ultimi luoghi dove il benessere non ha prezzo e dove la natura si prende cura dell’uomo senza bisogno di filtri o sovrastrutture. Basta lasciarsi andare, restare in silenzio e farsi avvolgere dal calore.