Roma, 30 luglio 2025 – Nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte della Stampa parlamentare nella storica sala Koch di Palazzo Madama, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso un giudizio positivo sull’ipotesi di un eventuale ingresso in politica da parte dei figli di Silvio Berlusconi, tra cui Piersilvio e Marina Berlusconi.
“Premesso che per me si sale in politica, e non si scende, tutti gli apporti di persone qualificate, come lo sono i componenti della famiglia Berlusconi, non solo sono possibili ma auspicabili”, ha dichiarato La Russa, sottolineando l’importanza di un contributo qualificato in ambito politico. Tra i figli di Berlusconi, oltre a Piersilvio e Marina, ha menzionato anche Barbara, Luigi ed Eleonora, evidenziando come tutti abbiano ricevuto ottime referenze. “Se decidessero di salire in politica sarebbe un fatto estremamente positivo”, ha aggiunto il presidente del Senato, confermando così il proprio favore verso un loro coinvolgimento diretto nelle istituzioni.
Questo intervento si inserisce in un dibattito più ampio sulle nuove generazioni della famiglia Berlusconi e il loro possibile ruolo politico, un tema che continua a suscitare interesse sia nell’ambiente politico che nei media.
Durante la stessa occasione, Ignazio La Russa ha affrontato anche il tema delle preferenze nel sistema elettorale italiano, un argomento su cui si è spesso confrontato. “Sono stato l’unico, quando si è discusso di legge elettorale, a presentare un emendamento per reintrodurre le preferenze”, ha ricordato, difendendo la necessità di permettere agli elettori di esprimere direttamente il nome di chi rappresenta in Parlamento.
Pur riconoscendo che le preferenze possono generare “storture”, soprattutto in realtà di dimensioni ridotte come Consigli di zona o Comuni, La Russa ha sottolineato che nel Parlamento europeo queste dinamiche non causano problemi significativi. Secondo il presidente del Senato, il diritto del cittadino di scegliere direttamente il legislatore è fondamentale e condiviso da molti, anche se resta il dubbio che spesso le dichiarazioni di principio non trovino un’effettiva traduzione nelle riforme concrete. “Quando se ne parla sono tutti d’accordo, chissà se anche questa volta alle parole non seguiranno i fatti”, ha concluso con una punta di scetticismo.
L’intervento di La Russa porta quindi all’attenzione pubblica sia la discussione sulle future mosse politiche della famiglia Berlusconi sia l’annosa questione della legge elettorale, due temi centrali per il panorama politico italiano del 2025.
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