
Pensione troppo bassa, ecco come risolvere il problema- maggiesfarm.it
Se hai una pensione bassa, lo SPID può cambiare le carte in tavola: ecco cosa sta succedendo, i dettagli e le curiosità
Molto spesso i nostri lettori sono sempre intenzionati a voler scoprire le massime novità circa alcuni temi caldi della loro vita; uno di questi è proprio quello che riguarda la pensione e il livello di essa sempre minore rispetto a quello che era un tempo. Proprio per questo abbiamo deciso di approfondire questo argomento spiegandoti un aggiornamento che potrebbe fare la differenza e cambiarti la vita: andiamo a vedere di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.
Oggigiorno, il mondo del lavoro diventa sempre più complicato così come il fenomeno delle pensioni che, pur essendo sempre ben sviluppato ed esaminato dal Governo Meloni e dalla Legge del Bilancio, in alcuni casi fa acqua da tutte le parti in quanto ci sono ancora dei punti che non soddisfano a pieno la nostra vita.
Ci siamo resi conto, dopo moltissimi anni di lavoro che, l’unico obiettivo è quelle di andare in pensione, goderci la famiglia, gli hobby dedicando molto tempo a noi stessi e alle nostre passioni più grandi. Proprio per questo, infatti, abbiamo deciso di dedicare la nostra parte di questo articolo a spiegarvi un discorso molto complesso ma che vale la pena conoscerlo, perché, di fatto, potrebbe fare la differenza al vostro portafoglio.
Andiamo quindi ad esaminare le vicissitudini che puntano principalmente ad aumentare una tua futura pensione e come sarebbe possibile farlo: ecco tutte le novità a riguardo.
Pensione, se è troppo bassa ecco cosa fare: tutti i dettagli
Come sappiamo, per andare in pensione devi rispettare tutti i requisiti contributivi che, servono per colmare eventuali buchi ma anche per tradurre il tutto in un assegno corposo e non troppo basso. Per affrontare il problema delle interruzioni contributive, l’INPS mette a disposizione un’opzione strategica: i contributi volontari.

Questo strumento ti permette al lavoratore di agire in prima persona per migliorare la sua posizione previdenziale. L’obiettivo, però, è duplice: da un lato mantenere la continuità contributiva e facilitare così il raggiungimento dei requisiti e dall’altro aumentare l’importo della futura prestazione pensionistica grazie all’incremento dell’anzianità contributiva.
Per poter fare questo, chiaramente, bisogna necessariamente avere un’autorizzazione da parte dell’INPS, altrimenti i versamenti non verrebbero riconosciuti ai fini pensionistici.
La domanda potrebbe essere fatta direttamente sul portale INPS utilizzando le credenziali tra cui lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).