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Multa sulle strisce blu, è bastato far notare questo dettaglio per farla annullare: è sempre nulla in questi casi

Gli automobilisti italiani affrontano ogni giorno la sfida di trovare un posto auto. Attenzione al parcheggio sulle strisce blu

Nel panorama urbano delle città italiane, uno dei problemi più ricorrenti per gli automobilisti è senza dubbio la ricerca di un parcheggio. Le strade affollate e il numero limitato di spazi disponibili rendono questa operazione un vero e proprio campo di battaglia quotidiano. In questo contesto, le aree di sosta contrassegnate dalle strisce blu dovrebbero facilitare il parcheggio, ma spesso si trasformano in una fonte di stress e complicazioni per i conducenti. Oltre ai costi associati al parcheggio, che possono risultare gravosi, il rischio di incorrere in sanzioni per presunti errori di sosta è sempre presente.

È importante sapere, tuttavia, che non tutte le contravvenzioni sono legittime. Diverse situazioni possono giustificare la contestazione di una multa, specialmente quando le irregolarità non dipendono dall’automobilista ma da problemi nella segnaletica orizzontale o nella progettazione degli spazi di sosta. Ad esempio, strisce mal tracciate o spazi troppo angusti possono rendere difficile, se non impossibile, un parcheggio corretto. In questi casi, gli automobilisti hanno il diritto di contestare la sanzione e segnalare l’anomalia al Comune.

Le regole fondamentali per una sosta corretta

Il Codice della strada stabilisce linee guida chiare riguardo alla sosta dei veicoli, indipendentemente dalla tipologia di strisce presenti. L’articolo 157 del Codice della strada, al comma 2, afferma che:

Rispetta le regole per non incorrere in una multa – (maggiesfarm.it)
  1. Salvo diversa segnalazione, in caso di fermata o di sosta il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia.
  2. Se non esiste un marciapiede rialzato, deve essere lasciato uno spazio sufficiente per il transito dei pedoni, non inferiore a un metro.

Inoltre, il comma 4 dello stesso articolo consente la sosta lungo il margine sinistro della carreggiata nelle strade a senso unico, a patto che ci sia spazio sufficiente per il transito di almeno una fila di veicoli. Queste regole, se rispettate, mirano a garantire una sosta sicura e ordinata, ma la loro applicazione pratica può risultare problematica se le strisce non sono tracciate in modo adeguato.

Uno dei problemi più ricorrenti riguarda le dimensioni degli stalli di sosta. Secondo il D.P.R. 495/1992, un parcheggio standard dovrebbe misurare almeno 4,5 metri di lunghezza e 2,3 metri di larghezza. Tuttavia, queste misure non sono state aggiornate in relazione all’evoluzione delle dimensioni delle automobili nel corso degli anni. In alcune città, gli stalli sono stati ampliati per adeguarsi a queste nuove esigenze, mentre in altre, gli spazi risultano insufficienti, creando confusione e potenziali sanzioni per gli automobilisti.

Se un veicolo non riesce a rientrare completamente all’interno delle strisce a causa di un errore di progettazione, è possibile presentare una segnalazione alle autorità competenti e contestare la multa. Questo è particolarmente vero nel caso in cui le strisce siano eccessivamente sbiadite o non più visibili. Se non esiste alcuna segnaletica verticale che regoli la sosta, la sanzione può essere annullata.

Per contestare una multa per sosta sulle strisce blu, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave. Ecco cosa fare:

  1. Raccogliere prove fotografiche che dimostrino la mancanza di segnaletica adeguata o la scarsa visibilità delle strisce.
  2. Redigere un ricorso formale, indicando chiaramente le motivazioni della contestazione e allegando la documentazione raccolta.
  3. Inviare il ricorso all’ufficio preposto del Comune entro 60 giorni dalla notifica della multa.
Claudio Rossi

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