
Fino a 1.000 per le spese scolastiche: a chi spetta di diritto - Maggiesfarm.it
Si possono ottenere fino 1.000 euro per le spese scolastiche, così lo Stato ti rimborsa: a chi spettano e come controllare subito.
La questione delle spese scolastiche rappresenta un tema di grande rilevanza per molte famiglie italiane, specialmente in un periodo in cui il costo della vita continua a crescere. Fortunatamente, esistono agevolazioni fiscali che possono alleviare il peso economico legato all’istruzione dei propri figli.
In particolare, il Modello 730/2025 prevede la possibilità di ottenere una detrazione Irpef del 19% sulle spese scolastiche e universitarie sostenute per i figli. Questa misura, disciplinata dall’articolo 15, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), offre un’opportunità concreta per ottenere un rimborso economico significativo.
Detrazione fino a 1.000 euro per le spese scolastiche
È importante chiarire che la detrazione è riservata ai contribuenti che hanno effettivamente sostenuto le spese per l’istruzione. Le spese devono riguardare istituti scolastici che fanno parte del sistema nazionale di istruzione, come stabilito dalla legge n. 62/2000. Tale normativa sottolinea l’importanza dell’istruzione pubblica e riconosce il diritto delle famiglie a ricevere supporto economico per garantire un’educazione di qualità ai propri figli. Le spese ammesse alla detrazione riguardano diverse tipologie di istituti, coprendo un ampio spettro del percorso educativo. In particolare, sono incluse le spese relative a:
- Scuole dell’infanzia (ex scuole materne)
- Scuole primarie (elementari)
- Scuole secondarie di primo grado (medie)
- Scuole secondarie di secondo grado (superiori)
In aggiunta, anche le università, sia statali che non statali, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati rientrano tra le spese detraibili. Questa ampia inclusività permette a molte famiglie di accedere al rimborso fiscale, contribuendo così alla riduzione del peso delle spese educative.

Per quanto riguarda le spese sostenute fino alla scuola secondaria di secondo grado, la legge stabilisce un tetto massimo di 1.000 euro per ciascuno studente. Ciò significa che la detrazione massima ottenibile è pari a 190 euro, corrispondente al 19% dell’importo massimo detraibile. Nel caso delle università, la situazione è leggermente diversa. Per gli atenei statali non ci sono limiti specifici sulle spese detraibili, mentre per le università non statali, la detrazione è riconosciuta fino all’importo massimo stabilito annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur), in base ai costi medi delle università pubbliche.
Per poter usufruire della detrazione, è fondamentale compilare correttamente il Modello 730. Le spese devono essere indicate nel quadro E, precisamente nei righi da E8 a E10, utilizzando i codici specifici:
- Codice 12: per le spese scolastiche fino alle scuole superiori;
- Codice 13: per le spese universitarie e corsi equiparati.
Questa corretta compilazione è essenziale per evitare problematiche durante la fase di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le spese ammesse alla detrazione comprendono una varietà di costi legati all’istruzione, consentendo alle famiglie di pianificare meglio il proprio budget e sfruttare al massimo le opportunità offerte dallo Stato.