
Dove finisce il cibo avanzato sulle navi da crociera? - maggiesfarm.it
Gestione degli avanzi alimentari nelle navi da crociera: Qual è la fine che fa il cibo? I retroscena sono davvero incredibili.
Le navi da crociera sono diventate un simbolo di lusso e svago, offrendo ai passeggeri una vasta gamma di piatti attraverso buffet illimitati. Tuttavia, dietro questa apparente festa culinaria si nasconde un problema significativo: il spreco alimentare. Ogni anno, milioni di persone si imbarcano su queste enormi imbarcazioni, ma che fine fa tutto il cibo avanzato? Questa è una domanda cruciale, soprattutto in un momento in cui la sensibilità globale verso gli sprechi alimentari è in costante aumento.
La formula “All you can eat”, tanto amata dai crocieristi, può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Se da un lato offre l’opportunità di assaporare una varietà di piatti, dall’altro incoraggia a prendere più cibo di quanto si possa effettivamente consumare. Questa abitudine porta a una situazione in cui una grande quantità di cibo rimane inutilizzata. Diverse compagnie di crociera, tra cui Costa Crociere, hanno avviato iniziative concrete per affrontare questo problema.
L’iniziativa di Costa Crociere per smaltire gli avanzi di cibo
Costa Crociere è in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare. Dal 2017, l’azienda ha implementato un programma di redistribuzione del cibo non consumato. Dopo la preparazione dei pasti, tutto ciò che resta viene raccolto e conservato in modo sicuro. Invece di essere gettato, il cibo viene portato nei principali porti italiani come Savona, Civitavecchia, Bari, Palermo e Genova, e in altre località del Mediterraneo, dove viene consegnato a diverse organizzazioni benefiche.
Queste organizzazioni hanno il compito di distribuire il cibo a persone in difficoltà, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a sostenere le comunità locali. Questo gesto non solo dimostra una responsabilità sociale, ma evidenzia anche una crescente consapevolezza da parte delle compagnie di crociera riguardo il loro impatto ambientale.

Oltre alla redistribuzione, Costa Crociere ha avviato campagne di sensibilizzazione a bordo delle proprie navi. Messaggi semplici e contenuti multimediali vengono utilizzati per educare i passeggeri sull’importanza di evitare gli sprechi alimentari. Questa strategia mira a creare una cultura del rispetto per il cibo, invitando i viaggiatori a riflettere sulle proprie scelte alimentari.
I passeggeri possono, infatti, fare la loro parte: essere più consapevoli delle quantità di cibo che prendono è un primo passo fondamentale. La consapevolezza può tradursi in scelte più sostenibili, come servirsi solo di ciò che si è certi di poter mangiare. Inoltre, molte compagnie incoraggiano i clienti a provare piatti in piccole porzioni, per evitare di avanzare cibo.
L’impatto globale dello spreco alimentare
Il problema degli sprechi alimentari non è solo una questione locale; ha ripercussioni globali. Secondo stime recenti, ogni anno vengono sprecati circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un quantitativo sufficiente per sfamare 1,26 miliardi di persone. Questo dato è scioccante e pone l’accento sull’urgenza di adottare misure più efficaci per ridurre gli sprechi, non solo in crociera, ma in tutte le aree della società.
Le navi da crociera, con la loro capacità di trasportare migliaia di passeggeri e il loro consumo massiccio di risorse, devono assumere un ruolo di leadership nella promozione di pratiche sostenibili. La riduzione degli sprechi alimentari a bordo è solo un aspetto di una più ampia responsabilità che le compagnie di crociera devono abbracciare, incluse le pratiche di approvvigionamento sostenibile e la gestione efficiente delle risorse.