
Non andare in questo Paese per le vacanze: c'è una crisi profonda - Maggiesfarm.it
Questo è uno dei Paesi più amati per le vacanze dagli italiani ma, in queste settimane, è in piena crisi: perché non dovresti andarci.
Cuba, un’isola dalle meraviglie tropicali e un patrimonio culturale straordinario, ha sempre rappresentato una delle mete più ambite dagli italiani in cerca di sole, mare e una storia affascinante.
Tuttavia, gli sviluppi recenti hanno messo in evidenza una crisi economica senza precedenti che rende la visita a questa nazione non solo poco consigliabile, ma anche potenzialmente rischiosa. I segnali di allerta proliferano, e la situazione attuale non sembra promettere nulla di buono per i turisti.
Cuba, la crisi economica fa crollare il turismo
Da tempo, Cuba affronta una crisi economica che ha radici profonde e complesse, accentuate da fattori esterni come le sanzioni americane introdotte dall’amministrazione Trump. Queste restrizioni hanno contribuito a una riduzione drammatica delle esportazioni e a un aumento dei prezzi, creando una situazione insostenibile per la popolazione locale e per il settore turistico. Il presidente Miguel Diaz-Canel, durante un recente Consiglio dei ministri, ha sottolineato che gli obiettivi economici fissati dal governo rimangono lontani e irraggiungibili, evidenziando la gravità della situazione.
Le previsioni sul prodotto interno lordo (Pil) per il 2025 indicano un calo dell’0,4%, un segnale preoccupante che si aggiunge a un 2024 senza crescita e a un 2023 che ha visto una contrazione del 1,9%. Il settore turistico, che storicamente ha rappresentato una delle principali fonti di reddito per l’isola, sta soffrendo enormemente. Nel primo trimestre del 2025, il numero di turisti è crollato del 29,7%, con un conseguente calo delle entrate per il settore del 22%. Questo scenario ha spinto molti operatori del turismo a riconsiderare le loro strategie, ma la realtà è che la crisi si autoalimenta, rendendo Cuba sempre meno attraente.
Un aspetto particolarmente preoccupante per chiunque consideri una visita a Cuba è la frequenza dei blackout e la drammatica carenza di beni alimentari. I turisti, un tempo in grado di godere di un’offerta accettabile di servizi e cibo, ora si trovano di fronte a una realtà completamente diversa. La produzione interna è crollata in settori chiave: la carne di maiale è diminuita del 95%, la pasta del 92% e il riso dell’82%. Questi dati non solo evidenziano una crisi alimentare, ma anche l’incapacità del governo di garantire un minimo di approvvigionamento per la popolazione locale e i visitatori.

I blackout frequenti non solo compromettono i servizi, ma creano anche una notevole insicurezza tra i turisti. La mancanza di elettricità, unita a una carenza di cibo, fa sì che molti stranieri rinuncino a viaggiare verso l’isola caraibica, temendo di trovare un ambiente ostile e poco accogliente. Con il crollo dell’offerta, i prezzi al consumo sono schizzati alle stelle. Un video virale su TikTok ha mostrato quanto poco possa essere acquistato con una somma che, in condizioni normali, sarebbe considerata sufficiente. Per esempio, con 300 dollari (circa 109.000 pesos al tasso di cambio di mercato nero), una donna è riuscita a comprare solo alcuni prodotti di base come un pacco di uova, due litri di latte e un po’ di carne.
Questo non fa che accentuare la situazione di miseria di molti cubani, il cui stipendio medio non supera gli 8 dollari al mese. Il tasso di cambio ufficiale di 120 pesos per dollaro è ben lontano dalla realtà del mercato nero, dove il valore arriva a 370 pesos. Questa disparità economica ha reso l’accesso ai beni di prima necessità un lusso per molti cubani, costringendo gli abitanti a cercare alternative sempre più disperate.
La combinazione di una crisi economica profonda, blackout frequenti, carenze alimentari e tensioni geopolitiche rende Cuba un luogo difficile da raccomandare per chi cerca una vacanza rilassante. La bellezza dei suoi paesaggi e la ricchezza della sua cultura non possono compensare le difficoltà che i visitatori potrebbero affrontare. La speranza di una ripresa sembra lontana e, fino a quando non ci saranno cambiamenti significativi, l’isola caraibica potrebbe rimanere una meta da evitare per il 2025. La situazione attuale richiede attenzione e una valutazione critica prima di prendere in considerazione un viaggio a Cuba, un luogo che, purtroppo, vive un momento di grande difficoltà e incertezze.