
IRPEF in aumento anche di 70 euro, ecco per chi (maggiesfarm.it)
In arrivo una possibile stangata sull’Irpef fino a 70 euro in più: ecco cosa sapere per capire se sarai tra quelli che pagheranno di più.
Quando si parla di tasse, il margine tra una semplice ipotesi e un impatto reale sulla vita delle persone può essere sottile. A volte basta una delibera regionale, una revisione dei parametri o un ritocco tecnico per far cambiare la cifra scritta sul cedolino.
E in fondo è proprio questo il punto: ci sono modifiche che non fanno rumore, che non finiscono in prima pagina, ma che alla fine pesano. Perché 50, 60 o 70 euro in più possono sembrare poca cosa, ma quando li si deve tirare fuori a fine anno – magari senza nemmeno rendersene conto subito – il fastidio è garantito.
Aumenti Irpef sarà una vera stangata
Il discorso è ancora in bilico, va detto subito. Però le premesse per una novità fiscale poco gradita ci sono tutte. E riguarda proprio l’IRPEF, l’imposta che ogni lavoratore e pensionato conosce fin troppo bene. Quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni è un piccolo scatto in avanti dell’aliquota regionale per una specifica platea di contribuenti. Non si parla di aumenti enormi, certo. Però c’è chi rischia di ritrovarsi a pagare fino a 70 euro in più, e non per colpa sua.

A mettere sul tavolo questa ipotesi è la Giunta regionale del Piemonte, che ha in mano un piano di adeguamento dell’addizionale IRPEF. La proposta non è ancora ufficiale, manca il via libera definitivo, ma intanto la macchina amministrativa si è già mossa. A confermare tutto è stato l’assessore Andrea Tronzano, che ha voluto precisare che non si tratta di un vero e proprio aumento delle tasse, almeno non nelle intenzioni. L’idea, infatti, sarebbe quella di correggere alcuni parametri per adeguarli alla situazione economica e alle necessità del bilancio regionale.
Per ora, come detto, è tutto fermo in attesa del parere della Corte dei Conti, atteso per il 16 luglio. Solo dopo quella data sarà possibile capire se l’ipotesi diventerà realtà. Intanto, però, il timore inizia a farsi strada, soprattutto tra i contribuenti della fascia intermedia. Sono loro, infatti, i più esposti: non abbastanza “bassi” da rientrare nelle esenzioni e nemmeno così “alti” da poter considerare la cifra trascurabile.
La novità, se confermata, andrebbe a colpire direttamente il calcolo dell’addizionale regionale all’IRPEF, che ogni lavoratore paga in base al proprio reddito. E siccome si tratta di una trattenuta che si spalma sui dodici mesi, l’impatto potrebbe passare inosservato inizialmente, per poi diventare evidente nel conguaglio o nella dichiarazione dei redditi.
Insomma, non è ancora il momento di allarmarsi, ma è bene tenere gli occhi aperti. Perché quando si parla di IRPEF, le modifiche arrivano sempre silenziose, ma lasciano il segno. E stavolta, senza ombra di dubbio, la sensazione è che qualcuno, nel 2025, pagherà qualcosa in più.