
Quali sono i sintomi che portano all'ictus (www.maggiesfarm.it)
Negli ultimi anni, è emerso un preoccupante aumento dei casi di ictus tra i giovani, catturando l’attenzione degli esperti.
Negli ultimi anni, è emerso un preoccupante aumento dei casi di ictus tra i giovani, un fenomeno che ha catturato l’attenzione di esperti e associazioni sanitarie. L’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, Alice Italia Odv, ha evidenziato come circa il 10-15% di tutti gli ictus si verifichi in adulti di età compresa tra 18 e 50 anni, con una prevalenza significativa nel sesso femminile. Questo dato sottolinea l’importanza di rivedere le politiche di prevenzione e screening, poiché l’ictus è tradizionalmente considerato una malattia che colpisce prevalentemente le persone anziane.
Un fenomeno in crescita, occhio ai sintomi: a cosa prestare attenzione
Studi recenti, condotti sia negli Stati Uniti che in Europa, confermano che l’ictus ischemico nei giovani adulti è in aumento. Questo incremento non è solo attribuibile all’invecchiamento della popolazione, ma anche a una serie di fattori di rischio che, sebbene siano noti, vengono spesso trascurati dai giovani stessi. Fra questi troviamo, ad esempio, il mal di testa. L’ictus nei giovani adulti è associato a un tasso maggiore di mortalità e disabilità permanente, rendendo fondamentale un approccio mirato alla prevenzione.

I principali fattori di rischio per l’ictus nei giovani possono essere suddivisi in diverse categorie:
- Ipertensione arteriosa e dislipidemia: l’ipertensione è un noto fattore di rischio per l’ictus. Anche tra i giovani, può avere conseguenze gravi, in particolare quando non è diagnosticata o trattata adeguatamente. L’ipercolesterolemia, che porta alla formazione di placche coronariche e carotidee, è un altro problema comune che contribuisce all’insorgenza dell’ictus;
- Diabete: in Italia, circa 4 milioni di persone convivono con il diabete, una patologia che aumenta il rischio di ictus. L’eccesso di zuccheri nel sangue può indurire i vasi sanguigni, rendendo più difficile la circolazione e favorendo la formazione di placche arteriose. Nei diabetici, il processo di aterosclerosi avviene più rapidamente, raddoppiando il rischio di ictus;
- Fumo di sigaretta: il fumo è un fattore di rischio ben documentato per l’ictus, specialmente nei giovani. I dati mostrano che il rischio aumenta del 40% nei fumatori moderati e dell’80% nei fumatori forti. Inoltre, l’associazione tra fumo, emicrania con aura e contraccettivi orali nelle donne aumenta ulteriormente il rischio di ictus ischemico;
- Alcol etilico: l’abuso di alcol, comune tra i giovani, è considerato un fattore di rischio significativo sia per l’ictus ischemico che per quello emorragico. L’abitudine al binge drinking, caratterizzata dal consumo eccessivo di alcol in brevi periodi, è particolarmente preoccupante, poiché aumenta drasticamente la probabilità di un episodio cerebrovascolare;
- Uso di sostanze (droghe): sostanze come cocaina e anfetamine sono altamente pericolose e aumentano il rischio di ictus. Queste droghe possono alzare la pressione arteriosa e danneggiare i vasi sanguigni, facilitando la formazione di coaguli;
- Emicrania con aura: nelle giovani donne sotto i 45 anni, l’emicrania con aura è considerata un fattore di rischio indipendente. Il rischio di ictus aumenta notevolmente quando si associa a fumo e contraccettivi orali, oltre a fattori come ipertensione e obesità.