
Il super vulcano che spaventa gli scienziati - maggiesfarm.it
La vita di centinaia di migliaia di persone dipende dalla capacità di rispondere rapidamente a un potenziale disastro.
Il Monte Rainier, con i suoi 4.392 metri di altezza, è uno dei vulcani più temuti dagli scienziati negli Stati Uniti. Situato nel cuore dello stato di Washington, questo gigante dormiente non ha mostrato attività eruttiva significativa negli ultimi mille anni, ma la sua potenziale minaccia per le comunità circostanti, come Tacoma e Seattle, ha sollevato preoccupazioni crescenti.
La vera sfida non è rappresentata dai flussi di lava, ma dai lahar, colate fangose e detritiche che possono scaturire dallo scioglimento rapido di ghiaccio e neve durante un’eruzione.
La minaccia dei lahar
I lahar, composti da acqua, rocce e detriti, possono muoversi a grande velocità, devastando tutto ciò che incontrano. Seth Moran, sismologo dell’US Geological Survey, mette in guardia sul rischio elevato associato alla copertura di ghiaccio e neve del Monte Rainier.
In caso di eruzione, il materiale caldo potrebbe sciogliere rapidamente il ghiaccio, generando enormi quantità d’acqua e creando un lahar che potrebbe raggiungere le aree popolate in soli dieci minuti. Le simulazioni mostrano che, in caso di un’eruzione simile a quelle passate, le comunità circostanti sarebbero in grave pericolo.
Velocità e vulnerabilità delle comunità
Un lahar generato da una grande eruzione potrebbe muoversi a una velocità di 4 metri al secondo, raggiungendo le zone abitate in un tempo incredibilmente breve.

Le comunità di Tacoma e Puyallup, costruite su antiche colate di fango, sono particolarmente vulnerabili a nuovi eventi di questo tipo. Esperienze passate, come l’eruzione del Nevado del Ruiz in Colombia nel 1985, in cui oltre 23.000 persone persero la vita a causa di un lahar, servono da monito per la popolazione locale.
Preparazione e monitoraggio
Nel 2018, il Monte Rainier è stato classificato come il terzo vulcano più pericoloso degli Stati Uniti, subito dopo il Kilauea delle Hawaii e il Monte St. Helens. Gli scienziati hanno documentato almeno undici grandi lahar negli ultimi 6.000 anni, e la possibilità di un’eruzione è una preoccupazione costante.
Per affrontare questa minaccia, l’US Geological Survey ha implementato un sistema avanzato di monitoraggio e allerta, composto da sismometri e sensori distribuiti lungo i pendii del vulcano. Questo sistema è stato potenziato nel 2017 per migliorare la capacità di rilevamento e ridurre i tempi di risposta in caso di eruzione.
Recenti esercitazioni di evacuazione hanno coinvolto circa 45.000 studenti delle scuole locali, rendendo l’evento il più grande nel suo genere mai realizzato. La consapevolezza e la preparazione della popolazione sono fondamentali per affrontare il rischio rappresentato dal Monte Rainier.
Con la giusta informazione e preparazione, le comunità possono migliorare le loro possibilità di sopravvivenza di fronte a questo imponente e temuto vulcano.