
850 euro di bonus, come richiederli - maggiesfarm.it
Queste agevolazioni rappresentano un contributo fondamentale per le famiglie italiane che si trovano ad affrontare le spese spesso onerose.
Nel corso del 2025, numerose agevolazioni per colf e badanti sono state confermate e ampliate sia a livello nazionale che regionale, con l’obiettivo di sostenere le famiglie nell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti.
Tra le novità più rilevanti figura un bonus mensile di 850 euro destinato agli over 80 non autosufficienti, ma non mancano incentivi per la regolarizzazione del lavoro domestico e contributi regionali mirati.
I principali sostegni nazionali per colf e badanti nel 2025
L’Inps è l’ente centrale che gestisce la maggior parte degli aiuti per le famiglie che assumono badanti e collaboratori domestici. La misura più significativa del 2025 è il bonus anziani, un contributo di 850 euro al mese concesso a chi ha superato gli 80 anni e si trova in condizione di grave disabilità o non autosufficienza, a integrazione dell’indennità di accompagnamento.
Il sostegno, accessibile fino al 31 dicembre 2026, richiede che il nucleo familiare abbia un ISEE inferiore a 6.000 euro e che il beneficiario sia già titolare dell’indennità.
Il bonus può essere richiesto direttamente tramite il portale Inps, accedendo all’area dedicata alle prestazioni non pensionistiche, e una volta approvata la domanda, l’ente versa mensilmente l’integrazione.
Un altro importante incentivo nazionale è l’esonero contributivo del 100% sui versamenti previdenziali per le famiglie che assumono badanti con contratto a tempo indeterminato, valido fino al 31 dicembre 2025.
In questo caso, l’agevolazione si applica a chi assiste persone non autosufficienti di almeno 80 anni, con indennità di accompagnamento, ed è limitata a un massimo di 3.000 euro annui. Questa misura, introdotta nel decreto PNRR, ha ricevuto finanziamenti crescenti negli ultimi anni, a testimonianza della rilevanza sociale del settore.

Infine, per favorire la regolarizzazione del lavoro domestico, è previsto un bonus una tantum di 100 euro da richiedere nella dichiarazione dei redditi 2025 (modello 730), destinato a colf e badanti che abbiano percepito redditi compresi tra 8.500 e 28.000 euro nel 2024.
Le iniziative regionali a sostegno delle famiglie
Oltre ai bonus nazionali, diverse Regioni hanno attivato misure specifiche per supportare le spese di assistenza a domicilio.
- Regione Lombardia ha istituito il bonus “Assistenti familiari”, che prevede un rimborso fino al 60% delle spese sostenute per retribuire un badante, con importi che variano da 2.000 a 2.400 euro annui in base all’ISEE, il quale non deve superare i 35.000 euro. Il bonus è riservato ai lavoratori iscritti ai registri territoriali degli assistenti familiari e la domanda si presenta online tramite SPID o altri sistemi di identificazione digitale.
- In Liguria, è attivo un bando con un fondo di 2 milioni di euro per sostenere le famiglie che assumono badanti. Il contributo mensile varia da 250 a 600 euro, a seconda della presenza o meno del Fondo Regionale per la non autosufficienza. Tra i requisiti principali figurano la residenza in Liguria, l’ISEE non superiore a 35.000 euro e il riconoscimento di disabilità o invalidità al 100% per la persona assistita, oppure l’età superiore ai 95 anni.
- La Regione Piemonte offre invece un “buono domiciliarità” del valore di 600 euro mensili per un massimo di 24 mesi, destinato alle famiglie che assumano un badante con contratto regolare di almeno 12 mesi e un impegno settimanale minimo di 16 ore. La domanda si effettua online attraverso la piattaforma “Piemonte Tu”.

- La Regione Toscana ha creato il servizio “Pronto badante”, un sistema di voucher da 10 euro per ora di lavoro occasionale, fino a un massimo di 30 ore mensili. Il bonus, pari a 300 euro, è rivolto a persone oltre i 65 anni che si trovino in una nuova situazione di fragilità e che non usufruiscano già di altre forme di assistenza personalizzata. Le richieste si effettuano tramite un numero verde regionale che attiva rapidamente i servizi di supporto.
Come presentare le domande e requisiti fondamentali
Per la maggior parte delle agevolazioni, la presentazione della domanda avviene in modalità telematica, utilizzando SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). I requisiti più comuni includono:
- Anzianità di almeno 80 anni (con alcune eccezioni regionali);
- Stato di non autosufficienza o disabilità grave certificata;
- ISEE familiare entro limiti specifici (variabili da 6.000 fino a 35.000 euro a seconda del bonus);
- Contratto di lavoro regolare con il collaboratore domestico;
- Precedente percezione di indennità di accompagnamento per alcune misure.