
Quando arriva il rimborso sul 730? - (maggiesfarm.it)
In vista delle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi, cresce l’interesse sui tempi di erogazione del rimborso 730
La questione è particolarmente rilevante per lavoratori dipendenti e pensionati che attendono l’accredito degli importi spettanti a seguito della compilazione del modello 730, specialmente in un contesto in cui la gestione dei rimborsi fiscali si intreccia con modalità diverse a seconda della presenza o meno di un sostituto d’imposta.
Il modello 730 rappresenta uno strumento fondamentale per la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati, consentendo anche di ottenere eventuali rimborsi derivanti da imposte versate in eccesso. La tempistica per il rimborso varia in funzione di diversi fattori, quali la data di presentazione della dichiarazione, la tipologia di contribuente e l’eventuale presenza di un sostituto d’imposta, come il datore di lavoro o l’ente pensionistico.
Tempi di erogazione del rimborso 730 dall’Agenzia delle Entrate
Per chi presenta la dichiarazione entro la fine di maggio, i lavoratori dipendenti possono generalmente prevedere l’accredito del rimborso nel mese di luglio, mentre i pensionati potrebbero ricevere l’importo tra agosto e settembre. La presentazione del modello 730 tra giugno e settembre tende invece a posticipare l’erogazione ai mesi successivi, estendendola anche fino a novembre.

Nel caso in cui il modello 730 venga presentato senza sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate provvede direttamente all’accredito, che in genere arriva entro dicembre, salvo eventuali controlli fiscali che potrebbero estendere i tempi anche di 3-4 mesi. In questa situazione è fondamentale che il contribuente abbia indicato correttamente l’IBAN per il pagamento, inserendolo nella propria area riservata online o presso gli uffici territoriali.
Con riferimento al modello 730 relativo all’anno fiscale 2024 (dichiarazione 2025), il calendario orientativo per l’erogazione dei rimborsi è il seguente:
- Presentazione entro il 31 maggio 2025: rimborso a luglio per i lavoratori dipendenti;
- Presentazione dall’1 al 20 giugno 2025: rimborso ad agosto;
- Presentazione entro il 15 luglio 2025: rimborso a settembre;
- Presentazione da metà luglio a fine agosto 2025: rimborso a ottobre;
- Presentazione tra inizio e fine settembre 2025: rimborso da novembre in poi.
Per i pensionati con l’INPS come sostituto d’imposta, il rimborso arriva generalmente tra agosto e settembre, entro il secondo mese successivo alla trasmissione della dichiarazione.
Per monitorare l’iter del rimborso, i contribuenti possono utilizzare diversi strumenti digitali. Sul portale online dell’Agenzia delle Entrate, accedendo all’area riservata e consultando il “cassetto fiscale” nella sezione “dichiarazioni fiscali”, è possibile visualizzare lo stato della propria dichiarazione e dell’eventuale rimborso spettante. In alternativa, è possibile rivolgersi agli uffici territoriali o contattare il servizio di assistenza telefonica dell’Agenzia tramite il numero verde 800.90.96.96 (da rete fissa) o 06 97617689 (da cellulare).
I pensionati possono invece consultare il rimborso direttamente sul sito dell’INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS per l’accesso. Digitando “cedolino pensione” nella barra di ricerca e selezionando il mese di agosto o settembre 2025, è possibile verificare la voce “Conguaglio da dichiarazione dei redditi” per controllare la presenza del rimborso.
La presenza del sostituto d’imposta influenza significativamente le modalità e i tempi di erogazione del rimborso. Nel caso in cui il contribuente abbia un sostituto, come il datore di lavoro o l’ente pensionistico, il rimborso IRPEF viene accreditato direttamente in busta paga o nel cedolino pensionistico. Questo permette generalmente una maggiore rapidità nell’incasso rispetto alla modalità senza sostituto, in cui il rimborso viene erogato dall’Agenzia delle Entrate con accredito tramite bonifico bancario o titolo di credito.
Per chi presenta il modello 730 senza sostituto, è essenziale indicare correttamente il codice IBAN, pena ritardi nell’accredito. Inoltre, in assenza del sostituto, l’erogazione è subordinata ai controlli dell’Agenzia, che possono allungare i tempi del rimborso anche di diversi mesi.